Milano, 1939. Il Commissario Andrea Baroni, del Commissariato di Porta Vittoria, è impegnato in un'indagine particolare. Il dodicenne Matthias Sindelar passava le giornate, con i suoi coetanei, a tirare calci a un vecchio pallone di cuoio, in mezzo alla strada. Il calcio era la sua passione, venne notato dal selezionatore della squadra Herta ASV di Vienna e da lì spiccò il volo verso una carriera meritata e verso la maglia numero dieci della Nazionale austriaca. Fin qui sembrerebbe una storia come quella di tanti campioni dello sport. Ma non è così. Sindelar, che venne chiamato dai tifosi il Mozart del calcio, per i suoi dribbling ubriacanti, è diventato in realtà un simbolo della lotta contro tutte le dittature e i regimi e al tempo stesso un giallo, un mistero, di cui ancora oggi si discute. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.