Una terribile guerra provoca morti e distruzioni in Ucraina e si ripercuote sul resto del mondo, con effetti gravissimi sugli approvvigionamenti alimentari in Africa, anche se a fare notizia sono soprattutto quelli energetici, da cui l'Europa dipende. Nonostante i legami commerciali con la Russia, l'Occidente non ha saputo ricreare quella comunicazione che era usuale al tempo dell'Unione Sovietica; gli scambi di merci non hanno potuto compensare la mancanza di dialogo politico. Le guerre non risolvono i contrasti o le crisi internazionali come hanno insegnato innumerevoli precedenti. Occorre più che mai la trattativa, la mediazione e la pacatezza di giudizio; morte e distruzione non cesseranno senza negoziati e concessioni, purtroppo gravose. La pandemia e la guerra in Ucraina stanno scardinando la globalizzazione, portando mutamenti, sia nei Paesi più ricchi, dove risorgono i nazionalismi, sia in quelli socialmente ed economicamente più fragili. In Africa si disgregano i sistemi sociali tradizionali e i modelli neoliberisti portano alla disaffezione dalla politica e il conseguente governo dei tecnici, spesso militari golpisti. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.