Passato e presente si rincorrono nelle pagine di questo romanzo in cui ogni certezza viene frantumata e ricomposta in una prospettiva differente che prende le distanze da schemi consolidati. Anni Ottanta, Nina e Matilde, un viaggio e le loro immature diversità, sempre in bilico tra intimità e distanze.
Nina acerba e ferita, Matilde scaltra e disinibita, si perdono e si ritrovano. Ma è questa la molla che spinge le due ragazze verso un'amicizia profonda, in uno scenario isolano tratteggiato dalle trasparenze dell'antico mare greco.
Poi la comparsa di Jakob, il viandante libero, e il delicato equilibrio muta, anticipando quello che sarà, perché tutto, sogni compresi, deve ancora cominciare.
Il tempo intreccia quel passato di luce con un presente ingrigito, ne è filo conduttore che graffia, lenisce, educa fino alla consapevolezza che non sempre c'è rinascita. Eppure nulla è ciò che sembra.