Domenico ha sedici anni e un padre che passa gran parte del tempo a dormire in poltrona. Non ha più intenzione di avere a che fare con la scuola, aspira a diventare un artista di collage e, sopra ogni altra cosa, vuole dimostrare al mondo di non essere più un ragazzino. Ha anche una fidanzata di ventun anni, Maria Vittoria, che ama molto, almeno fino a quando si mette in testa di conoscere sua madre. E da lì partono i guai. La madre di Maria Vittoria, Anna, lo accoglie subito in modo insolito, proseguendo poi tra perenni bevute, litigi assurdi e robot puliscipavimenti. E man mano che la loro conoscenza si intensifica - e si complica -, un passato di traumi irrisolti e un presente enigmatico, che riguarda tanto la madre che la figlia, vengono sempre più a galla. Mentre consueto e straordinario si ingarbugliano e intrecciano, così come le coordinate dei pensieri, Domenico conta i giorni che passano dentro e attorno alla casa di Maria Vittoria e Anna, che sembra prenderli come ostaggi e separarli dal resto del mondo. Fino a quando, invischiato in un triangolo periglioso e a dir poco singolare, Domenico si chiederà: "Posso tornare indietro?".